ÆNTERTAINMENT

SOLO PER SEMPRE TUA

Nuovo anno, nuova recensione, e per il primo episodio di Aentertainment di questo 2022, ho scelto di proporvi “Solo per Sempre Tua”, scritto dalla brillante autrice irlandese Louise O’Neil.

Questo romanzo, edito nel 2016 dalla casa editrice Il Castoro,  fa parte della collana Hot Spot, sezione dedicata a titoli young adult, letteratura destinata a giovani adulti, ma credetemi questo libro dovrebbe essere letto. Punto. Senza limiti di età.

Veniamo alla trama. La narrazione è ambientata in un’era successiva a quella contemporanea. Il mondo e l’umanità per sopravvivere si sono dovuti adattare. Non esistono più continenti, ma zone (eurozona, amerizona ecc.); non esistono più uomini, ma eredi; non esistono più donne ma EVA!

Le eva non vengono generate naturalmente ma create in laboratorio, questo permette loro di nascere prive di difetti; tutto l’indesiderabile viene eliminato in provetta. Le eva crescono nella Scuola, un collegio gestito da insegnanti (le caste) il cui motto è “c’è sempre un margine di miglioramento”.

E’ proprio tra le mura specchiate ed iperglam della Scuola, che si svolge la vita di isabel e freida, le due protagoniste. Forse starete pensando che chi scrive ha scordato le maiuscole … NO!! Tutti i nomi delle donne che incontriamo in questo racconto hanno la lettera minuscola, un dettaglio con cui l’autrice vuole esaltare ancor più lo scopo delle vite che ci racconta: essere degli strumenti. Infatti, le protagoniste e le loro compagne, attendono per tutta la vita con trepidante attesa il compimento dei sedici anni, età in cui finalmente usciranno dalla Scuola per sottoporsi alla Cerimonia, un rituale in cui verranno suddivise in tre categorie: compagna, concubina, casta… gli unici tre ruoli possibili per le donne  in questa distopica realtà.

Per ogni erede saranno generate tre eva: una compagna, destinata a sposarlo e dargli figli rigorosamente maschi (ogni feto femmina verrà abortito, c’è il rischio che nasca imperfetto), concubina (destinata al piacere sessuale ed impossibilitata a concepire grazie ad una pillola), casta (confinata al ruolo di insegnante e a cui, una volta divenuta tale, verrà asportato l’utero).

Tutto questo si svolge in un sistema privo di qualsivoglia opposizione o ribellione … una macchinario perfettamente oleato di cui le eva, ubbidienti pedine, sono le prime grandi fan.

freida e isabel, le protagoniste, molto amiche sin da piccole, separano le loro strade durante l’ultimo anno di Scuola. freida continua ad applicarsi con dedizione e impegno alla missione della Scuola, frequenta tutte le lezioni: matematica, lettere, scienze? No le eva non sanno scrivere né leggere, le eva frequentano corsi in cui a turno una di loro si spoglia davanti alle altre che, con occhio clinico e precisione chirurgica, sottolineano quanto di indesiderabile presenti il suo corpo, quanto sia migliorabile, per poi bisbigliare che la poveretta non ha assolutamente speranze, che se anche loro fossero grasse come lei dovrebbero uccidersi per la vergogna.

freida mangia in mensa al buffet “il miglioramento”, isabel al buffet “ciccia” sotto gli occhi impregnati di sdegno e schifo delle sue compagne.

freida continua a scattarsi foto che carica sull’app myface, app tramite cui gli eredi, che monitorano le eva da tutta la vita, votano la classifica della settimana.

Insomma freida è strumento e sostenitrice più ardente del sistema in cui vive.

freida è una protagonista detestabile, non ha empatia nemmeno per la sua migliore amica, si vergogna di lei perché mangia, perchè è sciatta, perché è grassa e non parla; non si chiede quale possibile disagio si celi dietro i gesti di isabel, semplicemente la allontana, ne prende le distanze per consolidare il suo status personale.

Ma, (c’è sempre un ma): superato l’odio iniziale e presa coscienza della irreversibile incapacità di freida di immaginare una scelta diversa, ogni tipo di ostilità verso di lei si infrange per essere rimpiazzata da pietà e rammarico.

E’ su isabel che la platea può concentrare le aspettative!  Del tutto diversa dall’amica, dopo essere stata per anni in cima alla classifica degli eredi, decide di smettere di accettare il sistema e per farlo usa il tramite più diretto: il proprio corpo. Mi vuoi bella, sarò sciatta.  Mi vuoi magra, sarò grassa. Mi vuoi incinta, abortirò.

Solo per sempre tua, ci presenta una distopia, un’ucronia, genere che, come abbiamo già osservato nella recensione di Ragazze Elettriche di Naomi Alderman, ci permette di indossare le lenti necessarie ad allontanarci dalla nostra realtà per riuscire finalmente a guardarla con occhio critico. Infatti, una volta entrate a pieno nella narrazione di questa realtà parallela, ci rendiamo conto che non è poi così parallela. Sarà anche ambientato in un mondo topograficamente ormai molto diverso da quello che conosciamo, ma descrive dinamiche sociali che, mai come adesso, percepiamo come nostre.

Solo per sempre tua è stato per me un libro davvero duro da leggere perché mi ha fatto vergognare. Quante volte ho guardato altre donne nello stesso modo in cui freida guarda e critica le altre eva? Quante volte mi sono sentita sollevata dal percepirmi migliore delle altre? Solo per sempre tua è un libro crudele, in primis con chi lo legge , perché  pone davanti a meschinità di cui tutte ci siamo macchiate. 

Questo romanzo ci maltratta sì, ma ci fa anche un grande regalo: ci mostra come (diversamente dalle protagoniste) noi abbiamo possibilità di scelta! Siamo ancora in tempo per creare una società diversa da quella che ci vuole “buone, carine, scelte” e antagoniste, una società che accetta che possiamo finalmente essere come vogliamo noi.

Nell’augurarvi un buon 2022, ma soprattutto un 2022 che vi somigli, vi lascio con le parole di Tiziana Triana” le donne nella realtà quotidiana, e di riflesso in quella letteraria, hanno smesso di chiedere scusa per il semplice fatto di esistere. Il potere patriarcale comincia a vacillare quando le donne smettono di crederci, quando smettono di credere che quello è l’unico mondo possibile”.

Recensione di Aurora Bui

Fonti
L. ‘O Neill, Solo per Sempre Tua, HotSpot, 2016.
[Cit.] T. Triana in Morgana, Podcast di M. Murgia e C. Tagliaferri, Storielibere.fm, 2018. 

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About Gemma Bui

A sei anni comincio la mia rivoluzione di ‘femmina che suona la batteria’. Nel tempo libero suono, scrivo, gioco a calcio e contemplo il lato luminoso delle cose.
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