ÆNTERTAINMENT

Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood

“Ora camminiamo per la stessa strada a due a due, vestite di rosso, e nessun uomo ci grida oscenità, ci parla, ci tocca. Nessuno fischia. Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell’anarchia, c’era la libertà di. Adesso ci viene data la libertà da.”

RASSEGNA STAMPA

“Giovane e bella”

Evidentemente oggi la bellezza e la maternità smuovono l’informazione intorno a un’emergenza sociale quale la sicurezza sul lavoro molto più di altri temi, in primis la scarsità di tutele lavoristiche, ulteriormente accentuata nei contratti di apprendistato, moltiplicatisi numericamente negli ultimi anni a causa della crisi e dei costi del lavoro, e di quella precarietà ormai divenuta abitudine italiana. Un tipo di narrazione, questo, che pietizza il tema e romanticizza il problema, distorcendo totalmente la portata e la serietà dell’argomento di partenza, e innescando così un meccanismo per cui non è più la notizia a delineare la storia, ma la storia a creare la notizia, in una scala valoriale in cui l’informazione libera, concreta e veritiera cede volentieri il posto alla massimizzazione del profitto editoriale.